Venezia..., di nuovo, terzo episodio
Martedi 12 novembre
Rinascimento ! (dopo due giornate di coma)
Alle otto, partenza con il carrello della spesa per il mercato di Rialto. Sulla Piazza San Marco, c'era l'acqua alta. Ma c'era il sole. Verdura e frutta, dieci capesante, nero di sepia e capperi al sale. Ritorno in vaporetto. Lettura. Pasta al tartuffo per il pranzo.
Dopo il caffè, la Libraria dell’acqua alta : compriamo una veduta della riva dei Schiavoni e “Più di una mappa o di uno stradario : una guida insuperabile per non perdersi a Venezia” ... Ma conoscere Venezia implica perdersi in lei...
In campo San Lorenzo, siamo entrati per la prima volta nella chiesa con la facciata che c'insospettisce da sempre. C’è un luogo della biennale, il padiglione del Messico con “una macchina complessa, che descrive spazio e ambiente circostanti attraverso sonorità” : la macchina si chiama Cordiox.
Il Palazzo Grimani, ben restaurato con affreschi, quadri, soffiti, statue, opere tra quali "la Bella" del Tiziano.
È un capolavoro che fù maltrattato (soprattutto da Napoleone quando ha rubato i 62 tesori della villa Pitti). Oggi restaurato. C'è ancora la Fede di Giorgio Vasari e un affresco di Giorgione che era depositato del fondaco dei tedeschi.
"The Grand Canal" : Al museo diocesano (chiostro Sant'apollonia magnifico) Opere per far conoscere al mondo intero il Grande Canale cinese, il più grande canale del mondo e per trovare soldi per salvarlo e far iscriverlo al Patrimonio mondiale dell’umanità.
"Love&Peace" dell’Ana Tzarev (accanto al museo diocesano) : una vecchia babacool, cittadina del mondo, che utilizza dei fiori affinché si amano tutti...
Alla Libraria presso il chiostro di sant’Apollonia, abbiamo comprato: Mémoires de Lorenzo Da Ponte, un contemporaneo dei Casanova e Cagliostro... Fu il librettista del Mozart.
"This is not a Taiwan Pavilion" nel palazzo delle Prigioni : bof ! (francese verbo)
"New Zealand Bill Culbert" nella chiesa della Pietà : Neon e bottiglie e neon e bidoni e neon e sedie e neon e armadie... già troppo veduto, è sempre lo stesso, senza immaginazione per noi.
A casa, spritz, le dieci capesante e fondi di carciofi, e lettura di “Lorenzo Da Ponte”.
Mercoledi 13 novembre
La mattina a casa : lettura. A pranzo : risotto alle luganeghe
Poi partiamo all'attacco dal cuore della biennale : i giardini
Percorso nei padiglioni. Alcune belle cose, ma non troppa emozione.
Padiglione di Brasil con un lavoro pazzesco : pagine embricate...
Padiglione di Spagna : dei cumuli di sassi... René mi chiede come sono venuti dalla Spagna ? Con l'aereo ??
Padiglione di America, un maniaco ossessionale che ha certo campeggiato dalla scorsa biennale per creare le sue installazioni...
Il padiglione inglese. Un film HD magnifico, con dei immagi d'uccelli ... ouahhhh !
Il padiglione francese : Ravel, unravel. Grosso piano sulle mani di un pianista che suona il concerto per la mano sinistra di Ravel, poi un virtuoso dei piatti che discostruisce la stessa musica. Ravel, unravel, faire et défaire.
Padiglione Israel : sono, sono, sono
Padiglione di russia, il mito di Danae
Padiglione svizzero " Il serpente e il motorino". "C'è un serpente ad accogliere il visitatore sulla soglia del Padiglione. Forgiato in ferro battuto, è al contempo scultura e linea che si sviluppa nello spazio come il tratto di un disegno su di un foglio".
Venezuela "Il arte urbano"
Padiglione veneziano : belle composizioni coi figli di seta, tissuti, ecc.
Ecc, ecc.
Sciopero sul Canal Grande, questa giornata : Non abbiamo veduto niente, eravamo dall'altro lato...